Nella tecnica del chiaroscuro l’anima si prepara a comprendere al meglio il rapporto esistente tra luce animica e quello di pesantezza fisica, materiale. Nel mondo sensibile la tenebra, in realtà, è luce ostacolata, impedita, schermata.
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soprasensibile la tenebra è assenza di luce. Nel mondo sensibile la massima fonte di luce è il sole ed il mezzo che lo accoglie è l’occhio. La luce però non si vede, è invisibile all’occhio: si vedono solo gli oggetti materiali sulla cui superficie essa si posa.

La tecnica del chiaroscuro è, all’apparenza, abbastanza semplice. Con l’aiuto del cosiddetto matitone, una matita dalla spessa mina grigia o marrone, si tracciano sul foglio bianco leggere tracce di mina che mano a mano possono diventare più o meno pesanti. Le forme che ne derivano debbono risultare non solo equilibrate tra loro sia come rapporti spaziali, di distanze, sia come segni di mina pesanti o leggeri, scuri o chiari sul foglio.

Quale lo scopo di tale tecnica? Quale può essere il rapporto del chiaroscuro con la luce e con i colori?

Può accadere che, pur essendoci il sole che sfolgora, si abbia buio nell’anima od al contrario, pur essendo il mondo esterno pieno di difficoltà, l’anima risulti piena di luce interiore.
Nel mondo sensibile la massima fonte di luce è il sole ed il mezzo che lo accoglie è l’occhio. La luce però
non si vede, è invisibile all’occhio: si vedono solo gli oggetti materiali colorati sulla cui superficie essa si posa.

Partendo dall’esperienza che l’uomo può avere nel mondo terrestre, se si vuole conquistare luce interiore, è necessario passare obbligatoriamente tramite l’esperienza del colore poiché, secondo l’influenza che i colori hanno nell’anima, si può constatare come i colori possano essere sperimentati come più chiari o più scuri.

Nel mondo sensibile la tenebra, in realtà, è mancanza di luce che viene ostacolata, impedita, schermata dalla materia. Nel mondo soprasensibile, invece,la tenebra è assenza di luce. Nel mondo soprasensibile la fonte di luce è soltanto lo Spirito; sulla terra il mezzo che l’accoglie è l’anima ed è perciò che si può affermare come l’occhio sia lo specchio dell’anima. L’occhio non può vedere la luce, ma solo i colori imprigionati nella materia: la luce può essere percepita solo con l’anima. Occhio, anima, luce sono strettamente imparentati. dav

Si può anche affermare che il colore è contemporaneamente bambino e madre della Luce: bambino dal punto di vista Spirituale, e madre dal punto di vista terrestre. Infatti il colore è effetto e causa coincidenti. Riassumendo si può affermare che:


l’essenza dello Spirito è Luce. l’essenza dell’Anima è colore. l’essenza della Materia è Tenebra.

Nella tecnica del chiaroscuro l’anima si prepara a comprendere al meglio proprio le leggi che vivono nel mondo dei colori, tra il chiaro e lo scuro, tra il leggero ed il pesante.

Chi si accinge a sperimentare la tecnica del chiaroscuro, avrà come risultato quello di vivere intensamente, di dominare sia il proprio rapporto di luce animica, sia quello di pesantezza fisica. L’uomo, infatti vive perennemente tra due situazioni polari: quelle del corpo fisico materiale, quelle dei propri aneliti verso lo Spirito. L’anima umana sta nel mezzo e deve equilibrare le due situazioni polari giacché può vincere la tendenza unilaterale verso una o l’altra delle polarità.

La tecnica del chiaroscuro permette di ritrovare all’anima un equilibrio interiore. 

                                                                                              Giovanni Peccarisio

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