Nell’attuale momento storico la Musica, deve aiutare l’uomo secondo le attuali capacità evolutive raggiunte: quelle dell’anima cosciente. Occorre però rieducarlo ad un ascolto nuovo poiché è divenuto materialistico. Ciò significa ridare la giusta importanza ai veri elementi che formano la Musica. Essi solo percepibili, come gli intervalli, la melodia, il ritmo, le pause ecc..

Tali elementi musicali non sono udibili come le note, ma esse sono solo il corpo fisico della Musica.

L’anima dell’uomo cerca, tramite Musica e Canto, di elevarsi a quel mondo che, anticamente, Pitagora chiamò Musica delle Sfere. Sente di appartenervi ed il cantare, il suonare strumenti musicali l’hanno da sempre aiutato nella faticosa risalita verso questa sua Patria celeste.

Nel corso della storia, la musica ha seguito lo sviluppo e la crescita dell’essere umano verso questa conquista. Nell’attuale periodo storico però la Musica, per poter portare il proprio aiuto verso l’evoluzione dell’uomo, deve poterlo compiere secondo le attuali esigenze: quelle dell’anima cosciente come insegna l’Antroposofia di Rudolf Steiner.

Non può farlo però se viene chiesto alla musica di continuare nei modi antichi.
Un tempo fungeva da base evolutiva la nota DO che rafforza l’EGO. Attorno al Do si sviluppano le varie scale di due tetracordi, attraverso dodici ottave, dodici parti uguali ottenute tramite alterazioni.

Tali numeri non erano scelti a caso poiché l’uomo di un tempo era ancora collegato con la volta celeste per cui ogni pianeta è patria di una nota, ogni costellazione di una scala. L’uomo di un tempo ne percepiva l’influenza, ben diversa da quella attuale.

Egli sentiva le dodici costellazioni che irraggiavano le loro forze sull’ancora duttile, permeabile corpo fisico umano. Fu solo verso il 1400 che la Chiesa cattolica romana accettò la melodia ascendente, espressione di una volontà di risalita verso lo Spirituale, assieme all’accordo di terze alterate poiché la dissonanza risultante poteva veramente danneggiare l’anima dell’uomo ancora troppo sensibile. Non a caso il tritonus veniva denominato diabolus.

Si arrivò poi ad un insieme di note che possono salire o scendere melodicamente, con un succedersi di intervalli aventi gradi diversi il cui risultato è un modello di scala fisso. Nasce così la musica diatonica o eptatonica scala cioè costituita da sette note. Ancora una volta il numero è significativo giacché i pianeti che influenzano l’anima umana sono per l’appunto sette comprendendo tra essi anche il Sole e la Luna.

La musica pretonale era musica basata sulla melodia con ritmo variato e con poche forme, in cui si percepiva ancora il movimento dei sentimenti, con variazioni dovute ai semitoni. Essa si rapportava al corpo astrale, ai sentimenti non ancora costretti sull’accordo Per avere oggi una musica che aiuti l’essere umano a procedere nell’evoluzione, che vada oltre l’anima razionale di un tempo, occorre un’altra musica che non la colori soltanto o che le dia respiro con modi Maggiore e minore.

Come molti altri apprezzati musicisti che cercano nuove direzioni musicali, Anny von Lange nel suo libro “ Mensch, Musik und Kosmos “ ( Verlag Die Kommenden – Freiburg ) propone, tra l’altro, un nuovo modo di osservare la posizione delle note secondo i pianeti. I tanti esercizi musicali che ne derivano, aiutano il passaggio tra leggi di musica tonale, che hanno nutrito e nutrono tuttora le esigenze dell’anima razionale e le nuove, necessarie aspettative dell’anima cosciente.

Occorre, innanzitutto, rieducare un ascolto divenuto materialistico e quindi portare vita, cioè ritmo, nelle moderne scale tonali. Occorre ridare la giusta importanza agli intervalli, alle pause, ai silenzi, alla melodia, al ritmo, i veri elementi che formano la Musica, giacché le note ne sono solo il corpo fisico. L’anima potrà così riudire nuovamente la voce della dimenticata Musica delle Sfere.

E’ necessario al presente non affidare alle sole vibrazioni acustiche delle note il proprio bisogno di musica, ma imparare a riconoscere il rapporto cosmico tra le note ed i pianeti, ponendo non più la parte animica –il corpo astrale– al centro della propria evoluzione, bensì l’Io umano tramite la nota LA rapportata al Sole, per continuare la propria evoluzione con l’aiuto della Musica.

Occorre dunque ritornare, però come anima cosciente, a percepire nuovamente la melodia della Musica delle Sfere, questa volta non più solo con sentimento, bensì secondo leggi spirituali.